Treviso, una giornata solare… in tutti i sensi.
Coppa Italia CO Sprint – 4^ prova
L’avevano annunciato… il caldo puntuale è arrivato anche a Treviso, dove, sabato 4 giugno 2022, è andata in scena la 4^ prova della Coppa Italia Sprint di Orienteering. I “ lagunari” stavolta erano presenti in massa… e, come ha ricordato Vittoriano, abbiamo coperto ben undici categorie, con presenze di “peso”, come quella gradita di Claudio Lessi che ha ben figurato nella sua città “d’adozione” prima di vestire i colori gialloverdi.
All’ombra di un alberello, che Loredana ha pazientemente ricercato, i primi a giungere, come sempre, sono stati Vittoriano e Andrea. Già, perché loro sanno che, per prepararsi bene per una gara sprint, la prima cosa da fare è… arrivare presto! Trovi il parcheggio che vuoi, ti prendi i tuoi tempi distesi, annusi l’aria… vedi da che parte sta l’arrivo, dove si trova la lanterna “100”… non si sa mai che qualcuno la salti… scruti lo stato di forma degli “avversari”, le condizioni del terreno, ritiri la busta… insomma sei pronto a rispondere a tutte le domande… la più gettonata, però, … come sempre è…”dov’è la toilette”. E lì, se non sei preparato, ti crolla tutto! Nel distribuire i pettorali, man mano che il gruppo s’ingrossa, hai la percezione che sarà la giornata giusta per qualcosa da ricordare. Gli ultimi ad arrivare sono Carla e il nostro “americano” Richard, mentre un terzo della squadra è ormai già a correre per le vie e i vicoli di Treviso.
600 i partenti nella gara, organizzata dalla Treviso Orienteering ASD di Francesco Bazan, con la partecipazione di atleti di alto livello sia nazionale sia internazionale. In particolare, la svizzera Elena Roos che nella categoria donne elite ha inflitto quasi un minuto alla nostra migliore rappresentante Caterina Dallera.
Dai primi arrivi si è capito subito che i percorsi erano filanti, veloci, con qualche insidia legata alla velocità di lettura e di scelta. Massima concentrazione, dunque, e anticipazione del percorso. Se vuoi primeggiare, ti devi prendere qualche rischio…
Vedo arrivare Edoardo, buona la sua prestazione, alla fine sarà 8^ ma secondo del suo anno (2011)… ammette di aver commesso un grosso errore, ma si rifarà… ne siamo certi, la grinta c’è!
Poco dopo, anche il profilo elegante e veloce di Teresa si materializza al traguardo, lei è fresca, come se non avesse corso. Subito, raggiante, mi confida: ” Una gara così facile non mi capiterà più… troppooooooooooooo semplice!” Sbircio la strisciata dei tempi: 8’49”! Mi sembra un gran bel tempo… ma non le dico che brava!! E me ne vado in partenza!
In effetti, il mio percorso, tracciato da Pierpaolo Corona, risulta veloce, alcuni punti ti costringono a pensare rapidamente, io mi “areno” nella zona della Pescheria, dove getto alle ortiche più di un minuto e poi nel finale, quando non vedo la scala e brucio altri 30”. Mi consolo subito, però, quando mi confermano che Teresa ha vinto la sua categoria. Il suo tempo è ottimo e il distacco inflitto alle coetanee è abissale. Vuoi vedere che aveva proprio ragione lei! Lo scopro subito: il suo tempo è migliore anche della categoria M10… e di tutta la platea del percorso esordienti. Ad Andrea per il pagellone suggerisco: EPICA!
Siamo tutti felici, a lei interessa più farsi raccogliere i capelli dalla mamma e correre a perdifiato al parco giochi. E’ questa la bella immagine che porto con me… più della foto della premiazione. L’Orienteering per lei è un gioco… e si è divertita e questo basta e avanza. Sono d’accordo con mamma Serena “la gioia nasce dal divertimento e non dall’ansia”. E l’immagine delle sue lunghe leve che percorrono di traverso la verde scarpata delle mura di Treviso è una bellissima icona per la promozione del nostro sport.
Grazie a Teresa e Edoardo lasciamo l’arena di gara con ottimismo e fiducia… a Giovanni e Salvatore la responsabilità di coltivare questi bei “fiori”. A Carla, Loredana, Claudio, Richard, Vittoriano, Andrea un grazie per la loro presenza… E a proposito della Garzetta, l’uccello che fa bella mostra sulle nostre divise… ha un’apertura alare che può superare il metro… e presenta delle caratteristiche tipiche dell’orienteering. Infatti, aiutandosi con le lunghe zampe e sfruttando la rapidità e la precisione dei suoi colpi di becco, caccia le sue piccole prede (come fossero lanterne) in acque basse. Spesso la si può osservare in piccoli gruppi o insieme con altri aironi. Durante il suo volo lento e regolare, la garzetta ripiega il collo verso il corpo formando una caratteristica “S”. Come le iniziali dell’autore di questo breve articolo.