A JESOLO LIDO SI E’ CONCLUSO IL 27° INVERNO VENEZIANO
Domenica 24 Febbraio 2019 tra le strade e la spiaggia di Jesolo Est è andata in scena la quarta ed ultima prova del 27^ Inverno Veneziano.
Nulla di difficile sia chiaro, una sgambata salutare con velocità sostenute per transitare tra alberghi chiusi, cantieri aperti e tratti di spiaggia con l’abito invernale, ma con un’atmosfera romantica.
Ve la ricordate la mitica canzone di Enrico Ruggeri “Il Mare d’inverno” ? Se non vi suona subito in testa, la potete ascoltare qui, attraverso l’interpretazione magistrale di una giovane Loredana Bertè …
YouTube – Il Mare d’Inverno – Loredana Bertè
Quasi 200 i partecipanti che hanno preso il via, in una giornata tutto sommato ideale per la corsa, con l’aria pungente, ma libera dalla nebbia che per una settimana ha imprigionato Jesolo e tutto il litorale rendendo la città triste e deprimente:
Nella zona di partenza ci si saluta, ci si scambiano impressioni, naturalmente non mancano i soliti depistaggi: “ Sono fermo da un mese”; “Ho un tendine che non mi dà pace”; “il ginocchio destro mi fa tribolare”;”Ho portato le scarpe sbagliate”; “Ho mangiato troppi panettoni a Natale” … poi sulla linea di partenza tutti si dimenticano i “malanni”, veri o simulati, e partono a razzo … che se prima volevi già chiamare il Pronto Intervento o … ora ti convinci che è proprio vero che l’aria di mare iodata fa miracoli … e allora chi se ne importa se la carta è facile … se la salute migliora abbiamo raggiunto un ottimo risultato.
Non si lamenta sicuramente Celeste Pretto Nike, Erebus Vicenza, dominatrice assoluta del percorso Bianco femminile.
Nel Bianco Maschile, la vittoria sorride ad Alberto Fornasiero del Mareno Orienteering. La prestazione di questi giovanissimi atleti è motivo di forte soddisfazione perché loro rappresentano la speranza futura di questo nostro meraviglioso sport.
Nel Giallo Maschile è un altro giovanissimo a prevalere, si tratta di Niklas Weitlaner dell’ Haunold Or. Team. Qui il podio è completato da due inossidabili veterani che è sempre un piacere vedere in azione: Paolo Martignago del Montello e il nostro carissimo amico Alessandro Casarin dello Swallows Noale.
Nel Giallo Femminile è Monica Bortolini, Or. Tarzo, a vincere la categoria. Al secondo posto troviamo Sara Gaion, Or. Trieste; al terzo Happacher Marie-Christine, Haunold Or. Team.
Podio tutto Haunold Or. Team, nel Rosso Maschile: al primo posto Dietmar Lanz, seguito da Steinwandter Rafael e Weitlaner Andreas.
“Nomen omen” ossia un nome e il suo destino per Vittoria Mezzalira dello Swallows Noale che domina la categoria Rosso Femminile, davanti a Ferrante Maria Michela del Montello e Francesca Terren dell’Erebus Vicenza.
E andiamo al percorso più lungo, quello Nero…
Nella categoria Femminile bella lotta…le prime tre al traguardo sono racchiuse in soli 28”. Al lancio è più tonica e scattante Monica Lovisotto che guadagna subito 8” su Lisa Galvan, mentre la “svizzera” Giada Franz punzona “solo” al quarto posto alla prima lanterna… preceduta anche da Alina Scobioala dell’ Or. Galilei.
Continua regolare Monica Lovisotto, grazie anche ad un’incertezza di Lisa Galvan alla quarta lanterna. Da qui in avanti, però, una condotta regolare della Galvan fa sì che prima recuperi tutto lo svantaggio per poi presentarsi alla penultima lanterna con una differenza rassicurante: un minuto sulla Lovisotto e 48” su Giada Franz. Nell’ultimo tratto, però, Lisa commette probabilmente qualche errore perché quasi si mangia tutto il vantaggio rischiando così di perdere una gara che aveva ampiamente recuperato e poi dominato. Complimenti a tutte e tre le atlete per averci creduto fino alla fine.
Vedere gli split time del percorso Nero Maschile, si vede come sarebbe stato entusiasmante assistere al confronto dei due validissimi atleti che si sono contesi la vittoria sino all’ultimo: Giorgio Tonda, Or. Galilei e Davide Martignago, Ok Montello.
Parte piano Giorgio Tonda, alla prima lanterna lascia 10” a Davide Gazzetto (il più veloce al lancio) e 9” a Davide Martignago che incrementa il vantaggio transitando alla terza con ben 17” secondi di vantaggio.
Alla 5^ lanterna il vantaggio di Davide sale a 20”… e sembra essere lanciato verso la vittoria, ma Giorgio recupera qualcosa nelle due lanterne successive; poi i due contendenti stampano una serie di tempi identici tanto da ritrovarsi alla 16^ lanterna divisi da soli 7”. Poi Giorgio rosicchia a mo’ di formichina 1” o 2” ad ogni lanterna successiva.
Alla terz’ultima lanterna Giorgio deve recuperare ancora solo 2” e ce la fa! I due atleti si presentano all’ultimo punto, la lanterna 150, con lo stesso identico tempo: 30’25”. Sarà lo sprint finale, quindi, a decretare il vincitore…ed è Giorgio il più scattante e veloce in assoluto …impiega solo 10” dall’ultima lanterna al finish, contro i 14” di Davide.
Gara entusiasmante e il nostro applauso li accomuna entrambi.
Al termine della manifestazione sono stati premiati i Campioni dell’ Inverno Orientistico Veneziano sotto la regia di Renato Bettin.
Potete trovare la classifica finale dell’Inverno Veneziano 2019 qui e la cronaca e i nomi dei vincitori alla pagina dedicata: http://venezia.fisoveneto.it/
Da parte nostra, ringraziamo tutti gli atleti partecipanti, soprattutto coloro che provenivano da lontano e che hanno voluto onorarci della loro presenza.
Un saluto particolare a due ex Presidenti Nazionali della FISO che hanno partecipato alla gara: l’amico Gianni Mazzeni ed Ezio Paris. Un saluto affettuoso, inoltre, a Lucia Bragagna per tutto quello che rappresenta nel mondo orientistico.
A tutti, ma proprio a tutti, diamo appuntamento per il 5 ed il 6 Ottobre 2019 per la “Due Giorni dell’Adriatico” che si svolgerà in notturna tra i vicoli e la spiaggia di Caorle (la piccola Burano) e il giorno seguente tra le dune e la pineta di Eraclea Mare.
La nostra cronaca la terminiamo citando alcune chicche colte al volo tra i partecipanti che vogliamo condividere con voi:
“E’ stato bello transitare in spiaggia, la calma e la voce del mare mi hanno fatto sentire molto bene”
“Sono stato positivamente colpito da questa prima esperienza, sono partito con modalità ludiche, poi mi sono ritrovato a confrontarmi con il mio lato agonistico che mi ha travolto… così correvo…correvo perché correvano tutti … così ho sbagliato tanto e tanto … ma mi sono proprio divertito”
“Scusi dov’è il Nord?” E il compagno:” Ma non vedi se il mare è in basso, vuol dire che il Nord è in alto”
E questa invece è di Fredrich Nietzsche, lui non c’era alla nostra gara, ma ci piace dedicarvela…
“La felicità non è fare tutto ciò che si vuole, ma volere tutto ciò che si fa” E se oggi siete stati un po’ felici, noi ne siamo contenti. A presto…